2012…c’è da aver paura o mito da sfatare?

2012Da sempre l’uomo si è posto la fatidica domanda “quando giungerà la fine dei tempi?”
Un interrogativo che sembra assumere connotati sempre più preoccupanti e sinistri soprattutto alla luce di una serie di profezie e teorie antichissime che sembrano aver disegnato perfettamente lo scenario che di qui a qualche anno verrà a configurarsi. Ebbene si, da quanto risulta dai testi, calendari, sculture e oggetti particolari rinvenuti, la nostra scomparsa secondo popolazioni come i Maya e gli Egizi per citare i più popolari è già segnata, convergendo tutti verso un’unica data che è il 21 Dicembre 2012.
Ecco che in pochi mesi il fenomeno mediatico prende il largo. Libri che spuntano fuori come funghi, film che mostrano catastrofi naturali e scenari apocalittici, trasmissioni che si dividono tra falsi miti e verità nascoste.
Insomma tanto caos, ma le persone ancora non hanno avuto la risposta che cercavano…Profezia Maya
Dal libro 2012…la fine del mondo? scritto da Roberto Giacobbo, si analizza non solo quanto annunciano le antiche profezie, ma si cerca anche un legame, un attinenza con il mondo scientifico e le sue ultime scoperte. A quanto pare sembra che vi siano delle informazioni in merito al nostro sistema solare, l’allineamento di tutti i pianeti e il suo spostamento all’interno della galassia, nel periodo che corrisponde alla fine del 2012, che destano effettivamente qualche timore in più rispetto a quanto scritto da alcune antiche popolazioni. La stessa inversione dei poli è un qualcosa non tanto distante dalla realtà, l’inquinamento atmosferico che ha causato il buco dell’ozono. Questo fenomeno di miscredenza generale lo si potrebbe spiegare con il fatto che è insito nell’uomo il “dubbio” e di conseguenza essere scettici verso profezie lontane milenni e verso ciò che è sconosciuto. L’astrofisica Margherita Hack, di recente in un intervista ad una nota trasmissione ha smentito tutto quanto e ha tranquillizato tutti sul fatto che nulla accadrà nel 2012 e che queste teorie scientifiche sono alquanto improbabili. Certo è che il nostro pianeta qualche segnale preoccupante lo ha dato già da tempo, vedi il terremoto di Haiti, lo tsnunami in Indonesia e cambiamenti climatici improvvisi…che lasciano presagire non certo qualcosa di buono.
Indubbiamente il fascino e la curiosità che hanno suscitato queste antiche profezie e popolazioni scomparse è innegabile, ma speriamo che questa volta si sbagliano e che ci venga data l’opportunità di cambiare le cose.
I grandi del pianeta nell’ultimo G8 hanno dato priorità ad una corretta e propositiva politica ambientale, saranno le solite chicacchiere?