PREMIO VIVIBOSCO 2010…a Vincenzo Cenname

“Premio ViviBosco 2010 Ambiente & Territorio” a Vincenzo Cenname, ex sindaco di Camigliano (CE). La cerimonia di consegna, in occasione di una manifestazione sui temi dell’ambiente e dei rifiuti, si terrà domenica 12 dicembre alle 11:00, presso il “Blue Marlin Club” di Boscotrecase (NA).
L’importante riconoscimento, giunto alla sua ottava edizione, che come di consueto viene annualmente attribuito dal Consiglio Direttivo dell’Associazione di volontariato “ViviBosco” a persone o enti distintesi per azioni dall’alta valenza civile e sociale, non poteva, in questo momento di grande difficoltà per la galoppante ed infinita crisi dei rifiuti in Campania, non prendere in considerazione uno dei suoi simboli positivi.
Vincenzo Cenname, è balzato agli onori della cronaca, per essere stato sollevato dall’incarico di sindaco di Camigliano, avendo scelto di non uniformarsi alle direttive di una legge sui rifiuti (L. 26/2010), ritenendo di difendere gli ottimi risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata, anche al costo della sua poltrona. Nel corso della sua lunga amministrazione è stato promotore di un’incisiva rivoluzione di carattere sociale ed ambientale, portando il suo comune nel novero dei “Comuni Virtuosi”, con una delle aliquote TARSU più basse della regione.
Il riconoscimento sarà consegnato, dalle mani di Antonio Pollioso, presidente dell’Associazione ViviBosco, all’ex sindaco di Camigliano (CE), in occasione di un incontro sul tema: “La Cultura dell’Ambiente e delle Buone Pratiche sui Rifiuti”, nel corso del quale, Cenname sarà intervistato dal giornalista Domenico Imperatore, direttore editoriale di CNN Italy.
L’occasione del Premio, sarà colta, come di consueto, per la presentazione ufficiale della “Agenda dei Comuni Vesuviani 2011”, a cura dell’ideatore Luigi Balzano.

“Discaricaril”: Leggere attentamente le AVVERTENZE prima del’uso…

farmaco di morteSomministrato in eccesso potrebbe avere effetti collaterali!
Il seguente farmaco studiato ad hoc dal governo dovrebbe definitivamente guarire questo grande cancro che sta affliggendo la popolazione vesuviana.
Almeno questo è quel che vogliono far passare, ma la realtà è ben altra!!
C’è un particolare, un dettaglio di fondamentale importanza che è stato sottovalutato, quello dei danni collaterali che questa terra sta subendo e subirà d’ora in avanti. Parliamo dell’economia di queste zone, fondata principalmente sul turismo, sulla ristorazione e sulla produzione di vigneti doc.
Quando cesseranno gli scontri, le manifestazioni, dopo che sarà consumato sufficientemente inchiostro e si spegneranno inesorabilmente i riflettori nazionali, quel che restarà a questi paesi e a questa gente saranno le ferite indelebili che nessuno mai potrà suturare.
Mesi e mesi di inattività che stanno già causando la chiusura di diverse attività commerciali e i tanti licenziamenti del personale che da esse ne deriveranno. Come se fosse facile trovare altro lavoro!!
Troppo spesso in Italia c’è la tendenza a tappare i buchi senza pianificare, progettare e riqualificare un detrminato progetto. Insomma siamo fuori tempo massimo… il tempo di ragionare, di studiare, di pensare è terminato, va fatto qualcosa ed in fretta, perchè se non sarà la discarica dei veleni ad uccidere questa terra e questa gente ci penserà l’economia e il lavoro, che noi gente del sud sappiamo essere spietati più di qualsiasi altra cosa!!!

“MONNEZZA PARTY”…Quando Tv e Riflettori erano spenti!!

Discarica Vesuvio Benvenuti nel party più suggestivo dell’anno.
Lo scenario è dei più spettacolari… stiamo parlando del Parco Nazionale del Vesuvio, polmone della Campania trasformato, addobbato e ribattezzato per l’occasione nella discarica più grande d’Europa. Non conta chi saranno gli ospiti, di sicuro morte, desolazione e distruzione non mancheranno!! Uno spettacolo imperdibile che sotto gli occhi di tutto il pianeta regala odiens e share di altri tempi.
Paragonato ad una vera e propria catastrofe, vede proliferare un via vai di telecamere, interviste, servizi… uno sciame di voci che per più di due anni hanno taciuto, hanno dormito, mentre una terra veniva lentamente stuprata e violentata nel profondo.
Come spesso accade solo a tragedia compiuta si accendono i riflettori, le telecamere e si comincia a raccontare, a denunciare il sopruso, il lutto che sta vivendo la popolazione vesuviana. Terzigno è solo la punta dell’Iceberg, ma ce ne sono tanti altri che vivono lo stesso dramma come Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e via dicendo…

Una marea di cittadini che ogni giorno difendono il prorpio diritto alla sopravvivenza, il diritto di decidere come morire e di vivere una vita nomrale come tutti gli altri. Solo adesso si cominciano ad ascoltare le tante voci, i tanti racconti di disperazione e solitudine, voci silenziose rimaste inascoltate fino a qualche settimana fa.
Intanto chi sta dando morte, chi è il boia in questo imperdibile “PARTY” non è la camorra ma è lo Stato, il medesimo sotto cui noi tutti dovremmo sentirci protetti, tutelati e invece…
Credere in un mondo migliore è ciò che ci hanno fatto sempre sognare da piccoli, ma per chi ha aperto gli occhi solo ora e vive alle falde del Vesuvio si è accorto che si sta vivendo un’altra favola, diversa da quella che ci hanno sempre raccontato!!!
Ogni giorno aumenta il bollettino dei feriti negli scontri con le forze dell’ordine, come se fosse in atto una vera e propria guerra civile, con l’unica differenza che chi dovrebbe salvaguardare l’incolumità dei cittadini è appunto la stessa forza che li fa inginocchiare a suon di randellate e spintoni…VIVA L’ITALIA!!!