Corsa scomoda del Napoli…quarta poltrona Champions già assegnata?

Quanto si è visto ieri sul terreno di gioco ad Udine è alquanto scandaloso. Analizzando la partita Udinese – Napoli nel suo insieme, senza essere necessariamente faziosi, si è visto come la direzione arbitrale fosse legata a dei fili manovrati chissà da Chi o Cosa. Un rigore a favore dell’Udinese che probabilmente c’è, ma assegnato con troppa fretta e non diverso da centinaia di interventi che ogni domenica vengono eseguiti sui campi di gioco e mai sanzionati. Magari fosse solo questo…
Nonostante tutto il Napoli è riuscito a rimettere in piedi una partita cominciata decisamente male e proprio quando ha l’occasione per passare in vantaggio, giunge la beffa! Il direttore arbitrale mette il punto esclamativo sulla gara. Maggio, ammonito in precedenza in occasione del rigore causato, nel tentativo di recuperare la sfera all’interno dell’area di rigore avversaria, viene falciato da un intervento scomposto di Isla, che lo spedisce a terra. Ma se a molti, anche a detta di coloro che normalmente il calcio non lo seguono, quell’intervento da regolamento equivale ad un calcio di rigore, sfortunatamente per il Napoli l’arbitro non lo legge nel medesimo modo!!
Dal cilindro magico invece tira fuori un giallo, credendo che Maggio si fosse lanciato volontariamente e lo manda negli spogliatoi anzi tempo per doppia ammonizione.
Ritornando con i piedi per terra e guardando questi episodi con gelido distacco quanto il Napoli subisce in torti arbitrali da almeno un mese, ha dell’incredibile!! E chissà cosa ancora si nasconde dietro l’angolo da qui alla fine del torneo. In parole povere “sbagliare è umano perseverare è diabolico!”. Si ha la netta sensazione che la corsa del Napoli sia scomoda a qualcuno e che prima o poi quel record di risultati utili consecutivi infastidisse le trame di un anonimo regista.
Si sa che oramai il calcio non è più il gioco che tutti i nostri padri conoscevano, le sviste arbitrali oramai nell’economia della partita hanno il loro peso e che quindi non basta più gettare la sfera in rete ma pregare che la domenica la “sfortuna”, chiamiamola così, non si accanisca contro. Molti direbbero che “il calcio è bello per questo” ma nell’aria si è stufi di assistere a gare del genere. Si può perdere e giocare bene o vincere giocando male, ma è decisamente diverso dall’avere occhi indiscreti che ti osservano e che attendono solo l’occasione giusta per punirti!!!
Ai posteri l’ardua sentenza…