“Chi è senza peccato scagli la prima pietra!!”

Una terra e una cultura, una tradizione e un orgoglio, una discarica e una lenta morte… vite da salvare!

La repubblica lentamente si sgretola tra i vigneti e i frutteti deformati, tra i percolati maleodoranti e le terre desolate dell’ex parco nazionale.

Chi è esente da queste responsabilità alzi la mano!
Non tutti assieme però…

A quanto pare stiamo assistendo da decenni al lento sprofondare della nostra regione, della nostra terra, delle nostre vite.
Lavoro, ambiente, cultura, dignità… cercasi disperatamente!
Il piano sembra perfetto in ogni dettaglio. Nessun particolare sembra sfuggire a chi ha reso la nostra regione la pattumiera d’Italia per l’occasione oe credo anche per il futuro.
Ma in tutto questo “fetore” qualcosa di nuovo, qualcosa di puro, qualcosa di importante sta nascendo.
I cittadini che fino a questo momento hanno accettato tutto senza proferire parola, presi in giro dalla politica, offesi e malmenati dalle forze dell’ordine, costretti ad inginocchiarsi pregando come dei figli , che più nessun male fosse inflitto alla propria madre terra… adesso si sono organizzzati, sono motivati, sono pronti!!

Il diritto alla vita è sancito dalla nostra costituzione, così come il diritto di esprimere il proprio dissenso.

Ho visto persone non arretrare alle cariche…

ho visto persone difendere la poropria terra…

ho visto persone difendere la vera “democrazia”…

ho visto persone difendere lo stesso spirito di libertà che molti cercano di negare…

ho visto persone che meritano di vivere come tutti gli altri cittadini di questa nazione!

“L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL…” La favola più bella!

La Costituzione ItalianaEcco quanto recita la parte iniziale dell’art. 1 della Costituzione Italiana…quest’entità sconosciuta, che ha il mero e arduo compito, per chi ancora non lo sapesse, di tutelare i principi generali su cui si fonda il nostro amato Stato Italiano; e pensare che nel 1 Gennaio 1948, data in cui è entrata in vigore, la Costituzione Italiana rappresentava il trionfo della “Democrazia” e “dell’Unità nazionale”, altre entità che ai giorni nostri passano in rassegna in maniera alquanto velata e discutibile. Se ci fermiamo un attimo a fare due conti, ci rendiamo conto che la data della sua entrata in vigore non è poi troppo lontana dai tempi moderni; parliamo poco più di soli 50 anni fa, eppure oggi questo documento frutto di un cambiamento radicale costato migliaia di sacrifici umani è finito inesorabilmente per essere un cimelio da ammirare e studiare nei libri di Storia e in quelli di Istituzioni di Diritto Pubblico o Diritto Costituzionale.
Una valanga di norme che forse, anzi toglierei il forse, la classe politica attuale e gli stessi cittadini italiani a stento ricordano o prendono in considerazione. Troppo difficile e complicato riconoscere al di sopra di tutto, anche dello stesso potere legislativo, una “Carta” che tale è rimasta!! Ebbene Si!! Perché a quanto pare, in fase di legislazione attenersi a norme costituzionali sembra essere più un grattacapo che altro, è sufficiente seguire quanto accade dietro ai banchi di Montecitorio. Perché far studiare la Costituzione nelle scuole italiane fin da piccoli?
In fondo cosa vuoi che possano comprendere i bambini a quell’età?
Meglio tirarli su a suon di veline, reality e calciatori pagati fior di quattrini! Per quanto concerne la classe politica, effettivamente gli impegni sono troppi, lo stress incalza così come la pressione degli elettori, il cui unico diritto è rimasto quello di eleggere democraticamente il proprio rappresentante…o no? Pare proprio di no!!
La legge elettorale vigente prevede che siano i partiti a decidere chi deve rappresentarti, non lo sapevate? Le liste sono già belle e fatte, compreso l’ordine numerico dei candidati all’interno delle stesse.
Beh se la notte vi risulta difficile chiudere occhio… provate a leggere la Costituzione Italiana… la favola più bella!

La favola democratica… dalla dottrina alla tragica realtà!

DemocraziaIl termine Democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa Governo del Popolo.
Il concetto di democrazia nel tempo ha trovato la sua espressione storica in diverse applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare. Esistono due tipi di democrazia:  quella diretta in cui il potere è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell’antica Grecia, dove i cittadini si riunivano nell’agorà (la piazza), e quella indiretta in cui il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo (il parlamento).
L’Italia è una repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) che usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum e l’iniziativa popolare.
Lo stesso art. 1 della Costituzione Italiana definisce il nostro paese come una repubblica democratica fondata sul lavoro... ma soprattutto sancisce il principio di sovranità popolare (al com. 2).
Insomma la storia della dottrina politca italiana ci consegna una nazione le cui radici, cultura e tradizioni trovano il suo fondamento cardine nella “democrazia” eppure…
Il principio su cui si fonda la nostra Costituzione che tanto viene decantato nella dottrina politica e che ha reso il nostro paese un modello da imitare qualche tempo fa vive un periodo di sostanziale crisi e addirittura costituisce talvolta un vero e proprio impedimento per chi detiene l’arduo compito di legiferare.
Non c’è bisogno di scavare a ritroso, basti pensare quanto è accaduto qualche giorno fa quando il Governo in tempi record ha approvato un Decreto legge alquanto discutibile e a detta di molti antidemocratico; parliamo del famigerato decreto salva liste, ossia il DL che ha riammesso le liste escluse in Lazio e Lombardia.
Senza essere esperti di economia o di politica, è sufficiente fare un bilancio complessivo di ciò che il nostro amato “Bel Paese” deficita per rendersi conto dell’assurdità e riflettere sul fatto che sarebbe stato più congeniale accelerare i tempi per ben altre questioni più delicate, che litigare sulle liste elettorari.
Sembrerà assurdo ma è la realtà, anche sforzandosi con la memoria, non la si ricorda in periodi piuttosto recenti una tale celerità nell’approvare un decreto legge. Una questione di vita o di morte penserebbero tutti!
Intanto si avvicina la fine di Marzo, data in cui il Popolo sarà chiamato alle urne per decretere i nuovi rappresentanti di alcuni comuni, province e regioni.
A tal proposito sembra doveroso utilizzare una citazione di Gaston Armand de Caillavet, che sembra molto attuale: “Democrazia è il nome che diamo al Popolo ogni volta che abbiamo bisogno di lui”.
Ebbene si proprio perché molti durante le campagne elettorali si trincerano dietro questo termine così affascinante e romantico al fine di stuzzicare le masse, strappare consensi e procacciare voti.
Gli elettori italiani sono decisamente sull’orso di disertare le urne, stanchi di essere governati da gente inetta, incompetente e affarista…
Sono anni che proviamo a cambiare spartito, ma la musica non cambia… si salvi chi può!