Italia – Serbia nel caos. A Genova vincono gli imbecilli!

tifosi serbiL’incontro valevole per le qualificazioni alla prossima competizione europea tra Italia e Serbia non è stato praticamente giocato. Dopo una momentanea sospensione, sono sufficienti circa 30 minuti al direttore di gara per decretare una volta per tutte la fine delle sotilità. Una quarantina di facinorosi serbi infatti gettano lo stadio Luigi Ferraris di Genova nel caos più totale, compreso il delegato UEFA che non se la sente di interrompere immediatamente la partita e più volte tenta di ripristinare l’ordine senza riuscirvi. Questi teppisti, che nulla hanno a che vedere con i tifosi veri, non contenti prima mostrano la bandiera albanese al fine di bruciarla un istante dopo e durante la partita cominciano con un lancio incessante di petardi e fumogeni sul terreno di gioco e verso i tifosi italiani inermi assiepati nelle tribune adiacenti. La partita finalmente viene interrotta e nello stupore generale non si riesce a comprendere come sia stato possibile che poche decine di imbecilli abbiamo rovinato la festa ai tifosi italiani accorsi in massa per guardare la propria nazionale. Si parla addirittura di un aggressione prima dell’inizio della partita da parte degli stessi serbi all’autobus che trasportava i propri beniamini. Insomma è evidente che l’obiettivo premeditato di questi imbecilli di non giocare è stato raggiunto, mentre ci si interroga su quali possano essere le sanzioni che la UEFA infliggerà alla federazione calcio serba dopo questo scempio. Ancora una volta raccontiamo di una violenza gratuita che ha la meglio sullo sport, evidentemente ancora troppo tenero nei suoi organismi dirigenziali per contrarstare un fenomeno così diffuso e deleterio per l’immagine del calcio edello sport in generale.

Il Derby Romano? …Vince la “Rissa”!!!

Scontri tra tifosiChe la Violenza oramai si fosse impossesata del gioco Calcio in Italia era cosa risaputa…
ma quanto si è visto in campo e sugli spalti durante il Derby Romano è davvero troppo!!!
Risse prima, durante e a fine gara… tifosi e giocatori, nessuno escluso, che se le danno di santa ragione.
Ciò che desta però maggiore preoccupazione e dovrebbe far riflettere non poco l’intero sistema calcistico è che gran parte dei paesi europei sono riusciti nel tempo a tamponare e in taluni casi anche ad arginare il fenomeno violenza, diversamente dal nostro che rimane a parer mio sempre un paese di serie B.
Intanto l’Italia si candida per poter ospitare importanti eventi calcistici come l’Europeo 2016con quali stadi e con quale organizzazione?? Verrebbe da chiedersi… insomma il paradosso!!!
Ci riempiamo sistematicamente la bocca con il Far Play e le campagne pubblicitarie al fine di estirpare questo male incurabile, ma quando poi sono gli stessi calciatori, pagati fior di quattrini, ad alimentare con atteggiamenti poco ortodossi e a non conoscere il termine “sconfitta”, c’è poco da essere allegri!!

Un tempo lo sport recitava che “l’importante è partecipare”… beh allora mi sa che quello a cui noi assistiamo ogni domenica non è affatto lo sport!! Interessi economici e privati che interferiscono e interagiscono con quello che è stato considerato il più bello sport del mondo. Per non parlare delle nuove intercettazioni telefoniche rinvenute qualche settimana fa altrimenti… 
Ma non finisce qui…
Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, in seguito a quanto è accaduto nel concitato derby, ha ritenuto giusto prendere i seguenti provvedimenti: due giornate di squalifica al laziale Ledesma ed una a Kolarov.
Totti invece se la cava solo con un’ammenda di 20.000 euro, mentre la prova TV scagiona completamente Radu.
Mi verrebbe da pensare senza malizia alla squalifica inflitta ai tifosi del Napoli, a cui è stata vietata la trasferta per un’intera stagione in seguito agli incidenti di Roma, la prima di campionato. Per la serie due pesi e due misure…