Facebook… The Social Dependance!

Dipendenza da facebook

Dipendenza da facebook

Tre persone su quattro lo utilizzano. La sua diffusione è stata più rapida di qualsiasi infezione virale.
L’hanno definito come la nuova frontiera della condivisione e della comunicazione…

Facebook è un sito web di reti sociali ad accesso gratuito ed è il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google.
Ma qual’è stato il vero impatto di facebook sulle persone? Il mondo reale rischia realmente di essere sostituito da quello virtuale? Quanto siamo realmente dipendenti dai Social Network?

Mark Zuckerberg
impiegò un istante a realizzare che Facebook rappresentava la nuova frontiera della comunicazione, la nuova era della web community. Un’autentica rivoluzione comunicativa che ha segnato per sempre il modo di interagire tra noi esseri umani.
la percezione e l’intuizione geniale dello studente statunitense fu quella di leggere nella mente degli utenti e di interpretarne le nuove esigenze, tendenze, necessità e volontà…  la sua praticità, immediatezza e semplicità di comprensione hanno fatto il resto.
La nuova generazione di utenti di facebook è pronta a misurarsi con gli altri, confrontandosi sulle svariate tematiche sotto tutti i profili, mostrando svariate sfaccettature del proprio modo di essere e di pensare.
Facebook oggi è diventato un elenco, un regitsro, un insieme di individui che fanno tutti parte di un’unica location virtuale, di una grande città dove poter dialogare, immaginare, conoscersi e incontrarsi.
Commenti, azioni, immagini, iniziative, eventi e quantaltro che con un semplice click sono fruibili da tutti.
Un’invezione stucchevole, che rappresenta solo una faccia della medaglia… e l’altra faccia? C’è da preoccuparsi?

Lo spirito aggregativo è un fattore indispensabile per la nostra esistenza, visto che siamo animali sociali. Accrescere sempre di più l’albero delle amicizie, condividere emozioni, sensazioni ed esperienze è un altro fattore importante, nel lungo processo della vita… è qui che scatta il warning!!
Ma i scoial network sono lo strumento giusto? Fin dove l’uomo può spingersi senza superare quella barriera che divide la vita reale da quella virtuale?

Da diversi studi risulta che molti individui hanno assunto i social network e in particolar modo facebook come unica realtà sociale e relazionale riconosciuta, di conseguenza riescono a comunicare solo attraverso essa, creando falsi miti, false aspettative, false credenzialità, false generalità.
Nulla sarebbe preoccupante se la cosa rimanesse semplicemente come fattore ludico, ma a vedere il tempo complessivo con cui viene utilizzato Facebook c’è poco da stare tranquilli!
In maniera inconscia, Facebook ha condizionato vecchie e nuove generazioni, diventando indispensabile in alcuni casi, soprattutto in quei casi dove si comunica solo virtualmente. Insomma senza se e senza ma, diventando una vera e propria patologia. Come riconoscerla?

I sintomi sono evidenti: non ci si riesce a staccare dalla rete sociale, si finisce con il trascurare le relazioni reali, si prova una sensazione di onnipotenza, intesa a controllare tutto, visto che il virtuale è facilmente gestibile, perché privo di tutte quelle sfumature che caratterizzano invece i rapporti dal vivo.
Allo stesso tempo si può incorrere in stati mentali paranoidei e si può cominciare ad assumere identità diverse, ènoto infatti il rapporto tra Facebook e false personalità. Inoltre è da considerare che ci si può ritrovare in presenza di veri e propri sintomi da astinenza, che si traducono in un generale malessere psicofisico: ansia, sudorazione, paura di perdere il controllo, fuga mentale dalla realtà. Ovviamente alla base ci sono insicurezze personali, che concorrono all’insorgenza della dipendenza psicologica.

I latini dicevano “In media stat virtus”, la verità sta nel mezzo, tutto è necessario nulla è indispensabile, figuriamoci i social network!