Oscar 2011 – Tutti i premi – Miglior film “Il discorso del re”

Los Angeles, 28 feb – 83esima edizione degli Academy Awards che ha visto trionfare Il Discorso del Re, pellicola che si è aggiudicata l’ambita statuetta come miglior film. Ecco tutti i premiati della rassegna cinematografica più famosa al mondo:


MIGLIOR FILM
Il Discorso del Re
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Colin Firth (Il Discorso del Re)
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Natalie Portman (Il Cigno Nero)
MIGLIOR REGIA
Tom Hooper (Il Discorso del Re)
MIGLIOR CANZONE
Randy Newman (Toy Story 3)
MIGLIOR MONTAGGIO
Angus Wall e Kirk Baxter (The Social Network)
MIGLIOR EFFETTI SPECIALI
Inception
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Inside Job
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
God of Love
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Strangers No More
MIGLIORI COSTUMI
Colleen Atwood (Alice in Wonderland)
MIGLIOR MAKE-UP
Rick Baker e Dave Elsey (The Wolfman)
MIGLIOR SONORO
Richard King (Inception)
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Lora Hirschberg, Gary A. Rizzo e Ed Novick (Inception)
MIGLIOR COLONNA SONORA
Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Christian Bale (The Fighter)
MIGLIOR FILM STRANIERO
In un Mondo Migliore (Danimarca)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
David Seidler (Il Discorso del Re)
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Aaron Sorkin (The Social Network)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Toy Story 3
MIGLIOR CORTO ANIMATO
The Lost Thing
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Melissa Leo (The Fighter)
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Robert Stromberg e Karen O’Hara (Alice in Wonderland)
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Wally Pfister (Inception)

Mercato Napoli 2010/11, a parte Cavani…

Il Napoli con Cavani pare abbia centrato nella sessione estiva il miglior acquisto del mercato, mettendo sulla bilancia valore economico speso e prestazioni fino ad ora eseguite, ben 20 reti tra campionato e Europa League, escluse quelle realizzate con la propria nazionale (5) a partire da i primi di Agosto. Numeri impressionanti che consacrano il Napoli, nonostante il pareggio casalingo con i viola, tra le prime del calcio italiano.
Escludendo appunto il bomber uruguayo per il Napoli, senza essere eccessivamente disfattisti, è stata una campagna acquisti quasi fallimentare, tenendo presente che alla corte di Mazzarri sono giunti Yebda, Lucarelli, Sosa e Cribari per i partenti Quagliarella, Cigarini, Bogliacino, Denis, Datolo, Rinaudo, Contini…
Non tanto gli ultimi due di mediocre livello, ma decisamente i primi sarebbero decisamente serviti, visto i ritmi con cui si gioca in media quasi tre gare a settimana, alla causa azzurra. Tralasciando il caso Quagliarella che sostituito da Cavani è un acquisto più che prolifico, il resto forse è stato lasciato andar via con troppa leggerezza.
Partiamo da Cigarini che sta facendo molto bene a Siviglia. Jesus Datolo, autore della rimonta all’Olimpico di Torino lo scorso anno contro la Juve, pare che con l’Espanol (3 reti in 9 presenze) abbia trovato la sua dimensione. Stesso disorso vale per Bogliacino che ha realizzato una rete in 18 presenze con il Chievo ed infine il Tanque Denis che ad Udine insieme a Sanchez e Di Natale si diverte a giocare e segna, tre realizzazioni e pregevoli assists in pochissimi minuti giocati. Ma vediamo cosa è arrivato!!
Lucarelli non pervenuto, brutto infortunio ad inizio stagione e adesso pare sia pronto per rientrare. Cribari e Sosa autentici flop del mercato, nonostante abbiano avuto diverse occasioni per mostrare il proprio valore. Il solo Yebda si stia mantenendo sulla sufficienza.
Il mercato di gennaio al momento non ha produtto nulla se non qualche voce infondata e chiacchiera di troppo. Mancano poche settimane alla sua chiusura  e il Napoli si appresta ad affrontare tre competizioni con poco più di tredici titolari. Serve decisamente di più a questo Napoli se si vuol pensare in grande. Vedremo Bigon cosa tirerà fuori dal cilindro!

Portale SpazioNapoli.it

Da Maradona a Cavani… a Napoli si riaccende l’entusiasmo di un tempo!

Ricordi indelebili impressi nella mente, emozioni indescrivibili, passioni irripetibili… era questo ed oltre il Napoli di Maradona. Tempi moderni, nuovi stimoli, nuovi progetti, nuovi uomini, nuovi fenomeni… il Napoli di oggi targato Cavani.

Sono passati circa 20 anni da quando il “Pibe de oro” non calca più il terreno del San Paolo, tempio del calcio italiano e di quel Napoli che incantava, il Napoli dei record, il Napoli che in Italia e in Europa stupiva ed entusiasmava… semplicemente il Napoli di Maradona.
Tempi quelli, in cui nonostante le tante difficoltà della città il calcio costituiva l’unica ancora di salvezza per tanta gente, che numerosa popolava gli spalti per ammirare il “Dio” del calcio che regalava prodezze più uniche che rare, il modo simpatico di sbeffeggiare “quelli del nord”, la rivincita di un Sud eternamente in crisi che si riscattava sportivamente.
Un pò come oggi, con il dovuto rispetto per quel Napoli, il calcio costituisce l’unico diversivo per alleviare i tanti affanni e superare le tante diffocoltà in cui grava una città, in cui disoccupazione, monnezza e camorra precedono la sua fama.
A detta di molti il paragone tra i due Napoli non regge, è improponibile per trofei raggiunti e qualità degli stessi calciatori. Inaccostabili gli eroi del trionfo partenopeo contro lo Stoccarda in Coppa Uefa, delle vittorie strappate sui campi di Milan, Inter e Juventus, quando erano presenti più tifosi napoletani che quelli casalinghi, eppure…

In città e allo stadio si respira la medesima aria di entusiasmo che immediatamente ti riporta con la mente ai fasti di un tempo. Troppo facile! Troppo scontato!
Intanto gli uomini di Mazzarri stanno sbalordendo tutt’Italia, giornalisti e tifosi. Dove può arrivare questo Napoli?
Tutto ciò non è da attribuirsi solo al 2° posto nel massimo torneo e il traguardo dei sedicesimi in Europa League, ma anche e soprattutto dalla grinta, dalle motivazioni, da quella voglia di vincere e divorare gli avversari che trasuda dalle maglie di gente come Cavani, Grava, Hamsik, Lavezzi, De Santis… e company.
Veder vincere il Napoli oltre i tempi regolamentari potrebbe sembrare a tutti mera fortuna, episodi, casualità, ma invece i numeri parlano chiaro e soprattutto non mentono mai.
Il Napoli di Mazzarri è la formazione che ha realizzato più reti in Italia negli ultimi 15 minuti e fa di questo handicap, visto le tante coronarie che saltono, la sua vera forza!
Maradona è stato il passato, un passato importante, chissà che fra qualche anno, altarini e santini vengano eretti in città non più con l’immagine di Maradona, bensì con quella del Matador Cavani.

PREMIO VIVIBOSCO 2010…a Vincenzo Cenname

“Premio ViviBosco 2010 Ambiente & Territorio” a Vincenzo Cenname, ex sindaco di Camigliano (CE). La cerimonia di consegna, in occasione di una manifestazione sui temi dell’ambiente e dei rifiuti, si terrà domenica 12 dicembre alle 11:00, presso il “Blue Marlin Club” di Boscotrecase (NA).
L’importante riconoscimento, giunto alla sua ottava edizione, che come di consueto viene annualmente attribuito dal Consiglio Direttivo dell’Associazione di volontariato “ViviBosco” a persone o enti distintesi per azioni dall’alta valenza civile e sociale, non poteva, in questo momento di grande difficoltà per la galoppante ed infinita crisi dei rifiuti in Campania, non prendere in considerazione uno dei suoi simboli positivi.
Vincenzo Cenname, è balzato agli onori della cronaca, per essere stato sollevato dall’incarico di sindaco di Camigliano, avendo scelto di non uniformarsi alle direttive di una legge sui rifiuti (L. 26/2010), ritenendo di difendere gli ottimi risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata, anche al costo della sua poltrona. Nel corso della sua lunga amministrazione è stato promotore di un’incisiva rivoluzione di carattere sociale ed ambientale, portando il suo comune nel novero dei “Comuni Virtuosi”, con una delle aliquote TARSU più basse della regione.
Il riconoscimento sarà consegnato, dalle mani di Antonio Pollioso, presidente dell’Associazione ViviBosco, all’ex sindaco di Camigliano (CE), in occasione di un incontro sul tema: “La Cultura dell’Ambiente e delle Buone Pratiche sui Rifiuti”, nel corso del quale, Cenname sarà intervistato dal giornalista Domenico Imperatore, direttore editoriale di CNN Italy.
L’occasione del Premio, sarà colta, come di consueto, per la presentazione ufficiale della “Agenda dei Comuni Vesuviani 2011”, a cura dell’ideatore Luigi Balzano.

L’Italia dei nostri tempi… “dieci giorni e si risolve tutto”!

Un analisi cruda che fotografica lo stato di salute di paese che naviga tra precariato, monnezza, escort e politici di terz ordine.

Quello a cui stiamo assistendo infatti da decenni a questa parte, volendo fare una diagnosi medica, è uno scenario sconcertante, in cui un paese sia avvia verso la morte celebrale. Un vero e proprio malato terminale, che attende solo che venga staccata la spina.
Sempre più famiglie arrivano a fine mese senza sapere più a chi e a cosa credere, dove e a chi rivolgersi.
Poi ci meravigliamo della “fuga dei cervelli” ,”degli astensionismi elettorali”, “delle terrere elettorali bruciate”, “di uomini e donne che hanno smarrito la propria dignità nazionale”
Dov’è finita quella Repubblica democratica fondata sul lavoro? Dov’è finita la sovranità popolare? Dov’è finita la libertà di protesta? Dov’è finita la libertà di informazione?
Un paese fermo, statico, senza alcuna prospettiva di crescita. Se poi a quella che la situazione attuale già disastrosa si aggiunge quello che prevede l’ultima “finanziaria” per sanare la salute pubblica, tra tagli alla cultura, scuola, cinema, teatro e chi più ne ha più ne metta, allora si capisce il disegno finale.
Se poi a ciò aggiungiamo che nel nostro paese denunciare un fatto o raccontarlo sui giornali e in TV significa schierarsi, protestare per il proprio diritto alla vita è diventata una guerra con le forze dell’ordine, che repressione e censura sono diventati gli strumenti attuativi di un sistema corrotto e agiato, allora cominci ad esclamare si salvi chi può!
Al governo si avvicendono a scadenza triennale governi di sinstra e di destra, ideologie e tradizioni storicamente differenti, ma la musica stranamente non cambia o non la vogliono cambiare.
Sembrerebbe troppo facile limitarsi a puntare il dito contro tutti ed elencare i mali incurabili (ambientali, economici, culturali, sociali) che questo paese malato patisce a causa delle incapacità della politica italiana nazionale e non solo, di quesgli stessi uomini e donne, che dovrebbero rappresentarci, dovrebbero difendere il nostro diritto ad un esistenza dignitosa.
Al momento diventa davvero proibitivo, al pari di un ricercatore di oro, setacciare spiragli di salvezza… quelle pepite che potrebbero tentare di salvare questo paese sono rare, troppo rare di questi tempi e se trovate vengono immediatamente infangate e frenate dal sistema in cui nuovi leve e gente preparata e volenterosa, non può e non deve far nulla!
Lavoro?? Manco a parlarne, si vive in un precariato che tocca nostro malgrado tutti i settori. Per chi è fortunato ad averne uno vive di stenti, i meno fortunati si muovono tra la mobilità, la cassa integrazione e i licenziamenti inevitabili.
Sorge allora spontaneo pensare a quel proverbio sempre verde che dice “Stavamo meglio quando stavamo peggio!”
Tranquilli “tutto si risolverà in dieci giorni!”

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra!!”

Una terra e una cultura, una tradizione e un orgoglio, una discarica e una lenta morte… vite da salvare!

La repubblica lentamente si sgretola tra i vigneti e i frutteti deformati, tra i percolati maleodoranti e le terre desolate dell’ex parco nazionale.

Chi è esente da queste responsabilità alzi la mano!
Non tutti assieme però…

A quanto pare stiamo assistendo da decenni al lento sprofondare della nostra regione, della nostra terra, delle nostre vite.
Lavoro, ambiente, cultura, dignità… cercasi disperatamente!
Il piano sembra perfetto in ogni dettaglio. Nessun particolare sembra sfuggire a chi ha reso la nostra regione la pattumiera d’Italia per l’occasione oe credo anche per il futuro.
Ma in tutto questo “fetore” qualcosa di nuovo, qualcosa di puro, qualcosa di importante sta nascendo.
I cittadini che fino a questo momento hanno accettato tutto senza proferire parola, presi in giro dalla politica, offesi e malmenati dalle forze dell’ordine, costretti ad inginocchiarsi pregando come dei figli , che più nessun male fosse inflitto alla propria madre terra… adesso si sono organizzzati, sono motivati, sono pronti!!

Il diritto alla vita è sancito dalla nostra costituzione, così come il diritto di esprimere il proprio dissenso.

Ho visto persone non arretrare alle cariche…

ho visto persone difendere la poropria terra…

ho visto persone difendere la vera “democrazia”…

ho visto persone difendere lo stesso spirito di libertà che molti cercano di negare…

ho visto persone che meritano di vivere come tutti gli altri cittadini di questa nazione!

“Discaricaril”: Leggere attentamente le AVVERTENZE prima del’uso…

farmaco di morteSomministrato in eccesso potrebbe avere effetti collaterali!
Il seguente farmaco studiato ad hoc dal governo dovrebbe definitivamente guarire questo grande cancro che sta affliggendo la popolazione vesuviana.
Almeno questo è quel che vogliono far passare, ma la realtà è ben altra!!
C’è un particolare, un dettaglio di fondamentale importanza che è stato sottovalutato, quello dei danni collaterali che questa terra sta subendo e subirà d’ora in avanti. Parliamo dell’economia di queste zone, fondata principalmente sul turismo, sulla ristorazione e sulla produzione di vigneti doc.
Quando cesseranno gli scontri, le manifestazioni, dopo che sarà consumato sufficientemente inchiostro e si spegneranno inesorabilmente i riflettori nazionali, quel che restarà a questi paesi e a questa gente saranno le ferite indelebili che nessuno mai potrà suturare.
Mesi e mesi di inattività che stanno già causando la chiusura di diverse attività commerciali e i tanti licenziamenti del personale che da esse ne deriveranno. Come se fosse facile trovare altro lavoro!!
Troppo spesso in Italia c’è la tendenza a tappare i buchi senza pianificare, progettare e riqualificare un detrminato progetto. Insomma siamo fuori tempo massimo… il tempo di ragionare, di studiare, di pensare è terminato, va fatto qualcosa ed in fretta, perchè se non sarà la discarica dei veleni ad uccidere questa terra e questa gente ci penserà l’economia e il lavoro, che noi gente del sud sappiamo essere spietati più di qualsiasi altra cosa!!!

La politica in Campania… Ma cos’è?

Quante volte i cittadini si saranno posti questa domanda…
Quante volte la popolazione campana ha incassato e ancora incassa…
ha pagato e ancora paga le inefficienze di una politica che da decenni sa solo chiedere senza restituire nulla.

Quanto sta accadendo alle falde del Vesuvio con il problema discarica ne rappresenta un’inconfutabile prova!
Ancora una volta la Campania e Napoli grazie alla sua classe politica è riuscita ad arrivare alla ribalta nazionale e internazionale con un’immagine a pezzi e fortemente segnata dallo stato di guerra e dal tanfo insopportabile che si respira nell’area vesuviana adiacente alle cave individuate e trasformate dal governo per l’occasione in discariche.
Se da una parte resta da condannare gli innumerevoli atti violenti compiuti dalle falange estreme, dall’altra va riconosciuto a queste persone un’esasperazione più che leggittima vista l’incresciosa vicenda dei rifiuti che dura da anni.
Intanto si susseguono elezioni regionali, provinciali, comunali e i dati che si registrano ci gettano nello sconforto più totale. Il tasso di disoccupazione campano finito tra i primi in Italia. La chiusura di Fincantieri a C. Stabia, la Fiat di Pomigliano in ginocchio, le tante medie e piccole imprese che cessano le attività anzitempo perchè soffocate dalle tasse esorbitanti e dal cancro della camorra.  Se a tutto questo si unisce come un macigno di dimensioni gigantesche il peso della gestione dei rifiuti, resta da chiedersi cosa ancora manca per far sprofondare definitivamente questa gente e questa regione sotto terra.
Sono rimasto colpito dalle parole di un semplice cittadino che in una delle tante trasmissioni alla domanda di un giornalista sul problema discarica ha risposto ironicamente: ” Noi paghiamo, tra mille sforzi e sacrifici ogni giorni fior di quattrini politici di ogni genere affinchè sappiano guidarci e davanti ad un problema del genere riescano a trovare una soluzione immediata… tipo quella di individuare all’interno di un Parco Nazionale un grosso buco dove sversare dentro la spazzatura di ogni genere.”
A volte mi chiedo cosa abbia fatto questa gente per meritarsi questo? Perchè a nessuno sta a cuore questa terra? Perchè si riesce solo a dirtuggere senza creare nulla? Fare il politico è diventato un mestiere?
Lo stato non è solo è un ordinamento giuridico politico esercitante il potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti, ma dovrebbe essere anche colui che difende il diritto di vivere liberamente e di protestare quando questo diritto viene messo in discussione…

“MONNEZZA PARTY”…Quando Tv e Riflettori erano spenti!!

Discarica Vesuvio Benvenuti nel party più suggestivo dell’anno.
Lo scenario è dei più spettacolari… stiamo parlando del Parco Nazionale del Vesuvio, polmone della Campania trasformato, addobbato e ribattezzato per l’occasione nella discarica più grande d’Europa. Non conta chi saranno gli ospiti, di sicuro morte, desolazione e distruzione non mancheranno!! Uno spettacolo imperdibile che sotto gli occhi di tutto il pianeta regala odiens e share di altri tempi.
Paragonato ad una vera e propria catastrofe, vede proliferare un via vai di telecamere, interviste, servizi… uno sciame di voci che per più di due anni hanno taciuto, hanno dormito, mentre una terra veniva lentamente stuprata e violentata nel profondo.
Come spesso accade solo a tragedia compiuta si accendono i riflettori, le telecamere e si comincia a raccontare, a denunciare il sopruso, il lutto che sta vivendo la popolazione vesuviana. Terzigno è solo la punta dell’Iceberg, ma ce ne sono tanti altri che vivono lo stesso dramma come Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e via dicendo…

Una marea di cittadini che ogni giorno difendono il prorpio diritto alla sopravvivenza, il diritto di decidere come morire e di vivere una vita nomrale come tutti gli altri. Solo adesso si cominciano ad ascoltare le tante voci, i tanti racconti di disperazione e solitudine, voci silenziose rimaste inascoltate fino a qualche settimana fa.
Intanto chi sta dando morte, chi è il boia in questo imperdibile “PARTY” non è la camorra ma è lo Stato, il medesimo sotto cui noi tutti dovremmo sentirci protetti, tutelati e invece…
Credere in un mondo migliore è ciò che ci hanno fatto sempre sognare da piccoli, ma per chi ha aperto gli occhi solo ora e vive alle falde del Vesuvio si è accorto che si sta vivendo un’altra favola, diversa da quella che ci hanno sempre raccontato!!!
Ogni giorno aumenta il bollettino dei feriti negli scontri con le forze dell’ordine, come se fosse in atto una vera e propria guerra civile, con l’unica differenza che chi dovrebbe salvaguardare l’incolumità dei cittadini è appunto la stessa forza che li fa inginocchiare a suon di randellate e spintoni…VIVA L’ITALIA!!!

Italia – Serbia nel caos. A Genova vincono gli imbecilli!

tifosi serbiL’incontro valevole per le qualificazioni alla prossima competizione europea tra Italia e Serbia non è stato praticamente giocato. Dopo una momentanea sospensione, sono sufficienti circa 30 minuti al direttore di gara per decretare una volta per tutte la fine delle sotilità. Una quarantina di facinorosi serbi infatti gettano lo stadio Luigi Ferraris di Genova nel caos più totale, compreso il delegato UEFA che non se la sente di interrompere immediatamente la partita e più volte tenta di ripristinare l’ordine senza riuscirvi. Questi teppisti, che nulla hanno a che vedere con i tifosi veri, non contenti prima mostrano la bandiera albanese al fine di bruciarla un istante dopo e durante la partita cominciano con un lancio incessante di petardi e fumogeni sul terreno di gioco e verso i tifosi italiani inermi assiepati nelle tribune adiacenti. La partita finalmente viene interrotta e nello stupore generale non si riesce a comprendere come sia stato possibile che poche decine di imbecilli abbiamo rovinato la festa ai tifosi italiani accorsi in massa per guardare la propria nazionale. Si parla addirittura di un aggressione prima dell’inizio della partita da parte degli stessi serbi all’autobus che trasportava i propri beniamini. Insomma è evidente che l’obiettivo premeditato di questi imbecilli di non giocare è stato raggiunto, mentre ci si interroga su quali possano essere le sanzioni che la UEFA infliggerà alla federazione calcio serba dopo questo scempio. Ancora una volta raccontiamo di una violenza gratuita che ha la meglio sullo sport, evidentemente ancora troppo tenero nei suoi organismi dirigenziali per contrarstare un fenomeno così diffuso e deleterio per l’immagine del calcio edello sport in generale.